La Nostra Storia

Cortesio e’ una Azienda Agricola della famiglia Bera ubicata nelle Langhe, sulla destra del fiume Tanaro, a Neviglie. Una cantina presente da generazioni che con secolare esperienza si dedica alla coltivazione della vite e alla produzione di vini di alta qualita’.

L’azienda è circondata da terre generose che con i loro vigneti danno uve pregiate;  tra di esse il Moscato, dalle quali si ricava il Moscato d’Asti. Grandi vini caratterizzati da piacevolezza ed equilibrio con la presenza di zuccheri naturali dell’uva, basso tenore alcolico, una giusta acidità e l’aroma inconfondibile del vitigno Moscato esaltati dalla leggera spuma.

Inoltre si coltivano le uve della tradizione che danno vini importanti: il Dolcetto d’Alba, il Barbera d’Alba, il Barbera d’Asti, il Nebbiolo delle Langhe, il Barbaresco, il Barolo e il Langhe Arneis. 

VITICOLTURA

Inverno

Nell’inverno il ciclo lavorativo comincia con la potatura per eliminare i tralci secchi e preparare la vite per la nuova campagna vegetativa e produttiva; si lascia un tralcio solo, quello che regalerà i grappoli, e uno sperone, un piccolo tralcio dal quale nascerà il legno nuovo per i frutti degli anni futuri.

La neve aiuta a camminare le vigne in silenzio, a scoprire i posti migliori, a portare acqua nel terreno per le stagioni che verranno.


Primavera

A primavera anche i tralci delle viti appena legati ai sostegni danno i segni del risveglio: tra aprile e maggio si aprono le gemme e spuntano i primi germogli.

Poco per volta, il sole anticipa il suo risveglio e sale più alto nel cielo , il caldo aiuta i filari a vestirsi di vegetazione, germogli, poi tralci, poi foglie, poi fiori e poi, con l’allegagione di fine maggio e inizio giugno, i frutti. 


Vendemmia

Poi, finalmente, arriva il grande evento, la vendemmia, attesa per un anno intero.

Di solito, comincia con le uve a frutto bianco, lo Chardonnay e il Moscato, oltre al Pinot nero da Alta Langa Metodo Classico. Poi, verrà l’epoca del Dolcetto, dell’Arneis, del Bracchetto delle Barbere e, infine, dei Nebbioli. I filari brulicano di gente, vecchi e giovani anche stavolta, accomunati dalla passione e dalla voglia di selezionare e portare in cantina le uve migliori, le più sane e ben mature. Una grande catena umana compie un atto che sa di festa e ritualità: uve bianche e uve nere vengono recise dai loro tralci e posate nelle ceste per essere portate con i trattori in cantina.